Per la seconda not d'la Gova occorre precisare che si sono sbattuti sempre, solo e comunque i soliti 4 imbecilli che forse, un giorno vicino, diventeranno belli e furbi e manderanno a quel paese il resto della manica di stronzi di questo pregevolissimo scooter club. Comunque arriviamo a una settimana dall'allnighter con 3-4 elementi fuori uso per virus gastro-intestinali o raffreddori di stampo siberiano, un traumatizzato da operazione chirurgica, i soliti 3-4 colpiti da demenza senile, i soliti 2-3 indaffarati ad accontentare esigentissime 'dolci' metà e i 4-5 che hanno subito uno o più di questi avvenimenti: allagamenti, arrivi di commesse improvvisi per 4 millioni di euro, locuste, cecità improvvisa, smarrimento delle chiavi di casa o di quelle dell'auto, collasso. Ma qui ovviamente sta per arrivare il Guru, il padre del Northern Soul, bisogna scrivere 4 pu***nate sulla fanzine e c'è da darsi da fare. Arriviamo a mercoledì e i caduti, vittima dei virus, aumentano, ma la tensione sale e l'attesa di più. Giovedì un messaggio della figlia di Russ ci butta nel panico più completo, Russ è stato ricoverato e non si sa se riesce a salire sull'aereo. Delirio... C'è chi pensa di andarlo a prelevare in auto di notte, chi pensa di chiamare un sosia e chi vorrebbe trasformare l'allnighter in una festa afro e portare al 'Marastoni' palme, sabbia, una coltivazione di marjuana e farsi crescere i capelli fino al sedere. Per fortuna ha ragione l'unico membro semilucido della combriccola, si opta per applicare il motto: 'chissenefrega, il nostro allnighter si farà e sarà un successo'. Dopo l'annuncio del probabile forfait sui maggiori canali informativi (Targato Cuneo, Cosa fare stasera a Sesto Fiorentino, la terza pagina di San Benedetto del Tronto e il futuro di Bitonto), ci diamo da fare per sistemare tutto e accogliere le migliaia di soul dancers previste. La proiezione del film vede l'ingresso di parecchia gente, l'idea di diffondere la notizia della proiezione di un lungometraggio softcore svedese deve aver funzionato. La serata si prospetta frizzante, infatti, dopo poche ore la hall del Palace Hotel Marastoni si affolla di affamati ballerini. Anche qui deve aver funzionato il falsissimo menù che prometteva cena a base di pesce del golfo del Messico annaffiata da un ottimo bianco Fiano di Avellino. Alla fine il nostro buon Russ non sarà mai dietro ai piatti, ma c'è chi giura di aver visto la sua immagine svolazzare con gli occhi sbarrati di un gufo per la sala, i Dj che l'hanno sostituito hanno fatto più che magistralmente il loro dovere, infatti iniziamo proprio da loro.
Mr. Orso Parish: alla notizia dell'assenza del Soulfather deve aver passato tutte le sindromi del regno animale, se la cava egregiamente, si vede chiaramente che non ha fatto altro negli ultimi mesi che cercare la formula del fissione fredda del Northern Soul, la sua selezione è impeccabile, un mix giusto di sonorità soul, ha curato persino la postura, il Nick Mano Fredda della Gova si becca un bel 9. Spietato.
Mr. Enri Perù: il nostro mostro sacro delle selezioni deve rinviare il suo incontro col papà spirituale. Già nel pomeriggio non riesce a nascondere la sua agitazione manifestando problemi su problemi per l'impianto sonoro, la diffusione di alti e bassi e la comunicazione satellitare, in completo stato confusionale a ora di cena non riesce a mangiare neanche una micca di pane, si riscatta pienamente al momento di mettere i diiiiiiischi. Riempie la pista ogni pezzo maledicendo il mixer, sostenendo un'assurda teoria secondo la quale il potenziometro del volume è anche troppo in un mixer valido. Voto 9. Perfezionista.
Mr. Ivan il terribile: montato in carrozza all'ultimo minuto, dimostra di essere cinico e freddo come Clint Eastwood nei migliori western. Non si poteva scegliere meglio, il trittico si dimostra all'altezza delle aspettative, nessuno piange eccessivamente l'assenza del Guru Russ. Quando i ballerini sembrano stremati dalle ore di danze, estrae il Jolly, intavola una serie di hit sul tema della Delta House e conquista gli ultimi reduci che si buttano in pista come assatanati alle 5 del mattino. Voto 9. Un cecchino.
Il Barba: Una garanzia di disponibilità e di ottimismo, ci offre una sponsorizzazione faraonica, tanto che si pensa di invitare Edwin Starr, non fosse che occorrerebbe l'arte della resuscitazione. Ci fa stare sulle spine, scomparendo letteralmente 4 giorni prima, e ricomparendo il giorno prima come per magia, anche se un po acciaccato. Come al solito perde il lume della ragione quando vede che da un rubinetto scende birra, lo perdiamo completamente dietro il fusto della John Smith. Voto 9. Idraulico.
Alle: Senza di lui oggi saremmo in cerca probabilmente della nostra identità. Si è caricato sulle spalle l'intero allnighter, compreso l'impianto di spillatura e l'impianto audio; ha un comprensibile accenno di nevrosi alla notizia del ricovero del nostro ospite illustre, superata con un poetico 'che cass mnin cieva a me!' Non si stanca un secondo, diventa a tratti tentacolare per la quantità di cose che fa allo stesso tempo. Qualcuno lo accoltella per vedere se esce sangue come il nostro. Voto 10. Robot.
DamDam: Il figliol prodigo stavolta funziona a mezzo cilindro. Il suo motto tanto adorato 'batte in testa' potrebbe identificarlo in pieno. Fino all'ora dell'allnighter pensiamo addirittura di averlo perso, non rompe i coglioni come da abitudine, è remissivo e sembra arrendersi prima di combattere; ne capiamo il motivo solo un paio di giorni prima, un'operazione chirurgica la dove non batte il sole (nessuno ha il coraggio di informarsi con precisione) lo mette KO. Non si può sedere, non può respirare troppo forte, non può emozionarsi e non può sorridere liberamente. Rimane tutta sera ostaggio del desiderio di fare qualche long drink, alla centesima birra chiesta viene fermato poco prima di tagliarsi le vene. Voto 8. Ambiguo.
Albert Psoas: Tutti dovrebbero avere un Alberto per amico. Il nostro uomo affetto dalla sindrome più assurda mai sentita, non potendo aiutarci più di tanto nei preparativi e non potendo fare uno straccio di rally per il suo delicato mestiere (commesso in un negozio di vibratori e articoli elettrici in genere), si da da fare quando può. Arriva alle 21, giusto in tempo per prendersi le offese di tutti noi, tenta biecamente di riscattarsi chiedendoci cosa fare tutta notte. Sembra il classico garzone il primo giorno di lavoro. Voto 8. Confuso e felice.
Gabba al Gìometro: Sembra che a questo giro l'ossigeno arrivi anche lassù. Il buon pilone, si sbatte parecchio, pubblicizza l'evento, si interessa dell'impianto, tranne appoggiarlo sulle spalle di Alle, prova i suoni e si prende l'arduo compito di fare la cassa nel momento di massimo flusso di gente. Sembra che gli abbiano cambiato le pile e il geriatrico si riscatta! Instancabile si aggira gobbo e torvo per la room tutta notte, alle 6 di mattina riordina l'impianto e ci aiuta a sistemare gli ultimi gufetti smarriti (e ubriachi). Voto 9. Un lampione acceso.
Massi l'architet : Lanciato verso la migliore prestazione, un virus lo azzoppa pochi giorni prima dell'evento, si affida a riti voodoo e mangia foglie di eucalipto e ali di pipistrello per rimettersi in sesto. La mazzata però deve ancora arrivare, giovedì è il primo ad apprendere lo stato di Russ, si racconta che i famigliari l'hanno trovato a fissare il salvaschermo alle 3 di notte. Tutti provano a farlo ragionare, ma fino al giorno dell'allnighter è in catarsi. Al momento giusto però si riscatta in una prova senza ombre. Voto 9. Spic Span.
Piccolo Igor: Piccolo Igor stavolta sembra rapito dagli alieni. Prima scompare letteralmente dichiarando di essere interessato da traslochi, tsunami, rotture di tubi, virus letali e ... il colmo... lavoro. Abbandonata ogni speranza si dichiara disponibile intorno al giovedì prima, il giorno stesso dell'allnighter parte bene ma si perde dopo la proiezione, è stato visto consegnare il ghiaccio dei long drinks a un aborigeno australiano. Si rivede a sprazzi nella serata, ma si ha il sospetto avesse una tresca dietro le quinte. Voto 7. Futuro padre modello e fidanzato dell'anno.
Regio the funkyfather : Il titolare del reparto geriatrico si presenta come sempre frizzante ed energico. Da buon director manager non vuole lasciare niente al caso, inizia all'ingresso nel ruolo che gli riesce meglio di doorman, poi, affascinato da Sir John Smith, si abbandona ai rubinetti della spina e non li lascia, finchè, stremato e stranamente arrendevole ci abbandona nel pieno della nottata, preso da lancinanti mal di testa. Tutti hanno pensato a qualche rito voodoo d'oltrenza. Voto 8. Jolly Roger.
Luca il Schin : Anche la sua salute lo mette a pane e acqua per qualche giorno. Si presenta all'allnighter sottotono, forse perchè non può esagerare come al solito per gli antibiotici. C'è chi giura di averlo visto bere Gatorade. Comunque si da alla macchia per tutta la serata, anzi fa di meglio, se la conta mostrando orgoglioso l'ultimo tatuaggio (un cuore col nome di Giuliano sopra) e riesce nell'intento non facile di non spostare manco una sedia in tutta la notte. Voto 6. Pubbliche relazioni.
Fattie UomoGatto: Si presenta dopo giorni di silenzio e assenteismo con un dito steccato, nonostante fosse l'anulare, i sospetti rimangono e nessuno osa chiederne la causa. Ma anche menomato, da il meglio di se, è ovunque e svolge pienamente il suo dovere. Poi la John Smith si impossessa diabolicamente di lui e si trasforma nel gatto pacioso e burlone che è di solito, uno spasso di... fatcat. Voto 9. Paratona.
Miki al bensziner: Si da alla macchia, svolto il compitino della pubblicità nei territori del nord-ovest e nei comuni con livello s.l.m. inferiore a 30. Che dire... al pomeriggio alla proiezione pare stia cercando di finire un fusto di Bitter da solo al pub, poi viene avvistato nei pressi della reggia di Rivalta, il suo cuore batte da quelle parti e si vede all'allnighter con la sua dolce metà. Chiede di darci una mano un paio di volte con la convinzione di entrare in una skin-house del veneto. Lo metteremo a ris cun la tevdura per un pochino. Voto 6. Smigol.
Yoghi the dancer : Instancabile, si rivela l'acquisto del secolo, entusiasta. Con la sua filosofia schietta e contadina, non c'è problema che lo metta in difficoltà. Suo è il merito del palco, se non gli si davano direttive precise, avrebbe costruito un paloc degno degli Stones a San Siro. Fin dal pomeriggio mostra tutto il suo entusiasmo dopo la proiezione di SoulBoy, esce dal Metropolis piroettando e ripetendo backdrop in faccia agli anziani del circolo della piazza. Alla sera aiuta tutti ma si vede che nel sangue gli scorre il ritmo della stax, della motown e della brunswick. Voto 10. Ubriacante.
Govi Beku: Altro acquisto interessante, non fosse che si candida a fare la zavorra agli altri scooteristi, sarebbe un'altra novità di prim'ordine. Partecipa blandamente e timidamente all'attività di pubblicità dell'evento. Il giorno dell'allnighter si lascia conquistare dalle piroette di Mr. Compton e si immagina già sui parquet di wigan a primeggiare. Lo destabilizza la notizia che son 30 anni che il locale è chiuso. La nottata si da da fare parecchio e riporta a casa gli ultimi alcolizzati alle 6.30. Voto 9. Fuksas de noantri.
Nat Pink Painter : Arriva in soccorso alla BBSA al momento più opportuno, l'artista dell'alleanza scooteristica ci fa dono di due acquerelli stupendi per le premiazioni, togliendoci dall'imbarazzo di dover regalare una bottiglia di sidro ai migliori dancers. Non abbiamo modo di verificare la sua abilità nella preparazione di bevande colorate al bar, nonostante la sua disponibilità. Finisce la serata in uno stato deprecabile, in stile BesaBoga, ci dev'essere lo zampino di qualche long drink di Damiano. Voto 9. Impressionismo.
Paolo the silence: Inaspettatamente si rende disponibile dopo che non partecipava alle riunioni da tempo. Ha vigilato tutta sera sui presenti sorseggiando John Smith e verificando che tutto si svolgesse secondo la normativa 81 del 2008 sulla sicurezza. Lietissima apparizione, tanto che il giorno dopo abbiamo tutti ringraziato i santo protettori del Gufo. Voto 8. Sindacale.
Le BBSA in rosa: Si danno tutte da fare, se non altro non ostacolando le loro metà nel delicato lavoro di far andare a ritmo continuo il rubinetto di John Smith. Menzione di merito ad Alessia che si piazza alla cassa, ruolo talmente tanto ambito che c'è chi pagherebbe per fare altro. Silvia, suo malgrado, non riesce a svolgere il suo compito di interprete di Russ dopo la proiezione, per farla contenta stavamo per mettere alla prova le capacità colloquiali in inglese del presidente della pro loco vista la somiglianza col Dj di Wigan. Voto 9. They can do it.
Marco al pitor: Era alla prima apparizione ufficiale, tra l'altro bisogna concedergli che non ha capito bene la differenza tra il northern soul e l'uso dello scooter, meno male non ha costretto la moglie e le figlie a venire aggrappate a lui sul primavera. Quando l'abbiamo visto in dolce compagnia abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo. Ci da sempre linfa vitale il suo sorrido e la sua disponibilità, ma essendo tra gli infartati/collassati/invirusati/gastroesposti/indisposti non abbiamo calcato la mano, apprezzando la sua disponibilità. Voto 8. Una mano di bianco.
Rudy e Belly M: Scomparsi, volatilizzati, non abbiamo più notizie. Presto, un mercoledì sera, andremo a Saxa Rubra per partecipare alla trasmissione 'Chi l'ha visto?' Purtroppo possono essere cambiati molto ultimamente, ma se avete loro notizie o li vedete comprare olio per motori due tempi segnalatecelo, vuol dire che non hanno perso totalmente il senno. S.V. Ghostly.
Monis: La sua mancanza si sente parecchio, sembra abbia declinato la presenza dopo aver saputo che non avrebbe grigliato niente, il suo soul è nelle costine che abbrustoliscono sulla carbonella, siccome Russ non aveva nessuna intenzione di farsi un soggiorno sulle reti elettrosaldate roventi di Monis, il nostro prode ha visto bene di marcare 'assente' . S.V. Insalata scondita.
Conte e Nuvalera Regiment: Viste le rigidissime forze dell'ordine in fatto di abuso di alcol e guida e vista l'assenza dall'iniziativa di scooter e spazio di gloria per i nostri amati due tempi, la frangia estrema della carburazione si è data alla macchia, li aspettiamo per il raduno estivo, non mancheranno di farci sentire i loro 30 cavalli tutti sulle 10 pollici. S.V. Grippati.